Studio Architettura Soldano | Progetto di concorso per la conversione in polo espositivo dell’Ex Pescheria a Trieste
Lo studio Architettura Soldano a Trieste si occupa di progettazione e realizzazione di edifici residenziali, commerciali, direzionali, di riqualificazione urbana, riconversione di strutture industriali in uffici e interior design.
soldano, architettura, interior design, Trieste
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Progetto di concorso per la conversione in polo espositivo dell’Ex Pescheria a Trieste

About This Project

La prevista conversione funzionale dell’attuale edificio della Pescheria deve di necessità partire dalla comprensione della sua identità architettonica intesa come somma delle sue caratteristiche funzionali.
Si è inteso pertanto, alla luce di queste considerazioni, dare una maggiore valenza trasformativa allo spazio interno dell’ala “verso la lanterna” per preservare maggiormente lo spazio centrale. Si è pensato d un intervento che complessivamente non risanasse solo imbalsamando la costruzione, ma prevedesse e prefigurasse un intervento attento alla conservazione dell’identità architettonica. Il nuovo intervento, teso alla predisposizione di un nuovo uso, può essere distinto i due parti sia dal punto di vista funzionale sia nella sua filosofia progettuale.
In entrambi i casi si è ritenuto di dare grande importanza alla duttilità, alla previsione di considerevoli potenzialità di trasformare l’uso degli spazi.
Nell’ala posta verso la lanterna sono state previste le funzioni legate all’organizzazione dell’accessibilità del pubblico, e legate agli aspetti amministrativi e rappresentativi.
Si è trattato quindi fondamentalmente, di un intervento di parziale modifica alla distribuzione interna mantenendo inalterate le primarie gerarchie degli spazi.
Nel salone centrale, spazio prettamente dedicato al pubblico, si è ritenuto di dover modificare l’approccio progettuale. Si è pertanto pensato corretto rispondere alle esigenze che il cambio d’uso imponeva, attraverso la giustapposizione di “oggetti”, di “cose Architettoniche” che avessero quasi autonoma dignità formale e costruttiva. Proprio in tal senso va letta la presenza di elementi come le gallerie, il ponte, le scialuppe, la caffetteria, indipendenti formalmente e fisicamente ma da ritenersi intrinsecamente legati all’edificio esistente.
Processo che va inteso sia dal punto di vista dell’uso dei materiali e delle tecnologie di assemblaggio, sia dal punto di vista delle linee generatrici delle forme; lo scafo delle scialuppe, la copertura della caffetteria, le rotondità del ponte, traggono origine dalle forme strutturali e decorative interne all’edificio.
La proposta di “appoggiare” sul tetto della Pescheria un oggetto architettonico di forte contenuto formale prende spunto dall’obbiettivo di sfruttare appieno la potenzialità che la posizione urbana e la forza architettonica dell’edificio offrono; si tratta di credere nella possibilità che esso diventi cardine dell’offerta culturale di Trieste, immagine forte ma non monumentale, vivibile e percorribile in tutte le sue parti, macchina di cultura

Category
architettura